LA SAGGEZZA DEL LEADER

La saggezza è una di quelle qualità sistematicamente ignorate da tutti gli innumerevoli programmi di formazione sulla leadership. Forse perché non esistono trainer in grado di farci diventare saggi, forse perché non si ritiene che la saggezza sia indispensabile al leader, o forse perché si crede che il saggio non sia interessato al comando.

Ma esistono persone di potere, sagge e dotate di leadership.
Tra i tanti personaggi leggendari per la loro saggezza, ne esiste uno che rimane particolarmente popolare: Re Salomone, nella storia del bambino conteso da due donne che ne rivendicano la maternità.
Non potendo venirne a capo, Salomone dà un ordine per il quale diventerà tanto famoso da far coniare un aggettivo, utilizzato per classificare le sentenze eque che peccano di eccessivo rigore razionale.
Il significato del nostro aggettivo si è fermato però solo alla prima parte della storia, l’epilogo poi è saggio ma non si è tramandato nella memoria collettiva, come invece è stato per il sorprendente ordine di tagliare in due il bambino e dividerlo tra le contendenti.
Questa immagine, nella sua straordinaria forza metaforica, rappresenta efficacemente il decidere, che nella nostra lingua proviene dal latino “caedere” = tagliare.
Paradossalmente un ordine equo ma stolto, conduce ad una conclusione dubbia ma saggia. La madre scoppia in lacrime e per salvare suo figlio dichiara di aver mentito, chiedendo di dare il bimbo alla controparte, ma Salomone consegna il bambino proprio a lei.
Il protagonista rischia il tutto per tutto, perché se la madre non reagisse in quel modo, se le due contendenti continuassero a litigare per dimostrare la propria maternità, lui sarebbe costretto a far eseguire il disumano ordine.
Questo è il motivo per cui l’espediente funziona, perché quella donna sa che Salomone andrà fino in fondo ed è costretta a decidere, rinunciare al figlio per salvargli la vita.
Quindi Salomone si espone ad un ulteriore rischio, quello di agire in un modo non comprensibile a tutti. Infatti potrebbe consegnare il bambino all’altra donna, attenendosi ai fatti, ma Salomone interpreta i fatti e dal comportamento delle due donne giudica chi deve essere la madre. Qui si conquista la qualità di guida, nel non limitarsi ad una valutazione ingenua ma nel vedere oltre.

Il leader è prima di tutto una persona che agisce e può acquisire spontaneamente la leadership da parte del gruppo agendo saggiamente, la sostanza di questa saggezza può non essere visibile a tutti, ma in generale se ne intuisce la qualità, perché il processo è induttivo.

Concludo quindi questa mia breve e superficiale riflessione, con l’immancabile motto del Manuale Operativo.

Non tutti i leader sono saggi, ma tutti i saggi, avendo in primo luogo preso in mano la guida di sé, sono leader.

Alla prossima.

photo by Nat Sakunworarat